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QUALE OCCLUSIONE E QUALI RISCHI CON L’ IMPIANTO DENTALE ? UNA SERIE DI CONSIGLI PRATICI

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Siamo nelle mani di professionisti che si dedicano all’implantologia con grande cura e anche all’estetica ma sottovalutano, secondo il nostro parere trentennale, l’importanza fondamentale dell’occlusione. Su una rivista specializzata a caso, su dieci foto pubblicate su un caso, ce ne fosse una, una soltanto, per dimostrare l’occlusione tra denti antagonisti anteriori e posteriori, zero, niente di niente: perché?
Perché, cari lettori, di occlusione su denti i dentisti non hanno ancora le idee chiare e poi si lamentano se i denti impiantati si fratturano o vengono scalzati dalla perimplantite e danno la colpa ai pazienti che effettivamente senza di noi sono lasciati all’oscuro di come funziona la loro bocca e di come dovrebbe funzionare armonicamente. 
Basta osservare del resto le bocche dei nostri amici, familiari, colleghi..corone piatte come cubi, o corte, sospese nel vuoto…con occlusioni tutte da capire, che non ingranano. Ma perchè non possono esserci corone con forme umane e nel contempo correttamente bilanciate col resto degli altri denti ? 

Intanto facciamo alcune distinzioni, come:
IMPIANTO OSTEOINTEGRATI : il moncone viene montato a distanza di alcuni mesi.
IMPIANTO OSTEOFIBROINTEGRATO: l’impianto applicato è già provvisto di moncone.

Osteointegrazione è quindi assenza di mobilità, mentre osteofibrointegrazione è una mobilità funzionale iniziale. Nel primo caso la guarigione dell’osso avverrà al riparo di eccessive stimolazioni meccaniche e biochimiche, permettendo una connessione diretta strutturale e funzionale tra osso vitale e superficie dell’impianto, nel secondo caso la trasmissione dei carichi funzionali sul tessuto osseo sarà immediata e determinerà la formazione di un manicotto di tessuto connettivale fibroso che avvolgerà l’intera superficie dell’impianto.

A – IMPIANTI con carico immediato,  l’operatore dovrà valutare bene se  il torque di inserimento e se  lo permette si procede. Il dente poi verrà occluso (il definitivo) con tutti i criteri del caso. Così affermano i dentisti, ma appare tutto vago, visti i risultati sulle bocche delle persone. La solita discrepanza tra le parole, sempre belle e i fatti, meno piacevoli. I problemi in effetti nascono quando gli impianti non sono correttamente bilanciati secondo il metodo di Occlusione Muscolare e quindi o sono staccati dalla Fossa, con cuspidi corte o piatte o con occlusioni capovolte, oppure nel caso di denti inferiori essi sono più bassi degli stessi adiacenti sullo stesso lato..Gli antagonisti in definitiva vanno in occlusione corretta, né retrusa né protrusa…in massima intercuspidazione con stop di retrusione. Occlusione centrica che non è certamente corrispondente alla Relazione Centrica, non é corrispondente ad una chiusura normale, leggermente retrusa (rest position), non è corrispondente a tante corone che si vedono che creano grossi problemi successivi. Meglio soprassedere e restare con provvisori tali da poter essere modellati, da voi. E’ il paziente che deve necessariamente farsi carico di una certa informazione e formazione per poi collaborare in una vera partnership, non asservito, al volere medico. 
B – DENTI IMPIANTATI in porcellana o similari o zirconia, NO, sono altamente sconsigliati, vietati, essendo materiali impossibili da modificare e nel caso della zirconia più duri dell’acciaio. Meglio materiali come Vita Enamic , ceramica ibrida. 
Comunque, nel caso di denti superiori in materiali duri, bisogna essere sicuri di non averli MAI sull’arcata inferiore, in considerazione della necessità di ritocchi occlusali continui in corso di bilanciamento da farsi con resina o composito fotopolimerizzato.

Ripetiamo che quindi il problema non è inserire l’impianto nell’osso, quello lo sanno fare tutti, il problema è il dente, ovvero portarlo in occlusione bilanciandolo, sopratutto se è un dente inferiore e finché gli Implantologi e i Dentisti non dimostreranno di saper conformare fosse e stop di retrusione sui denti inferiori, evitate protesizzazioni estese.

Gli impianti non sono “eterni”…anzi… E soprattutto nelle bocche delle persone sbilanciate non possono essere indenni da carte cause, compartecipazione, aumento di sintomi. Per esempio questo ragazzo scrive :“La situazione è peggiorata a parte il dente devitalizzato male, adesso c’è anche l’impianto fratturato. Il dentista se ne lava le mani dicendomi che si è fratturato per il digrignamento dei denti, cosa che non ho mai notato…”. E che comunque non ha mai fatto notare al paziente.

L’implantologia è quindi una metodica delicata per cui a fronte di denti apparentemente ed esteticamente accettabili si rilevano anche e purtroppo drammi, ivi inclusi   la non accettazione del corpo al nuovo assetto, sbilanciato in altro modo o peggiore del precedente. “Ho assistito alla tragedia professionale di un uomo intelligente per colpa del carattere alterato da una implantologia impossibile da accettare….famiglia, figli, conoscenti tutti lo hanno abbandonato perché incapaci di sopportarne l’instabilità di carattere.” afferma A. Valsecchi.  

E quindi quali saranno gli altri consigli da dare? Evitare i circolari paralleli al piano del tavolo; estetica perfetta,  magari 6 impianti certo, e la Curva di Spee ? La Guida canina ? Le cuspidi palatine ? E tre premolari per parte, magari…ma la sorpresa arriverà dopo. Inoltre è proibito estrarre denti sani e denti devitalizzati non infiltrati. Non possiamo permettere e tacere l’importanza dei denti per l’osso di sostegno, per il collo e spalle e gambe, e per la propria stabilità psichica. 
E non può essere questa la situazione alla quale diverse persone che ci seguono e ci hanno seguito negli anni, andando incontro. Informatevi prima e dialogate facendo voi le domande corrette al dentista e fatevi spiegare e rispiegare esattamente, finché possiate poi discuterne fattivamente, senza soggezioni di sorta. 

a cura di C. Morcone appimlab 2018 appimlab amministratore 

 

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