
Come sono le diagnosi, fatte con strumenti imprecisi o poco utili nonostante l’avanzata tecnologia proposta erroneamente come oggettiva, dei pazienti malocclusi ? Spesso fantasiose ma normalmente semplicistiche, fotografano la malposizione mandibolare, ma non danno suggerimenti coerenti e precisi circa il riposizionamento in Asse e il Bilanciamento.
Il dentista dovrebbe perlomeno quantificare lo sbilanciamento esistente rispetto ad una situazione ideale da raggiungere in futuro.
1- indicando il lato “basso” e il lato “alto” e quindi
2- il primo punto di contatto in bilanciamento spaziale che potrebbe non essere sul classico primo premolare
3- l’ entità dello spostamento dall’asse
4- la situazione delle anomalìe di contatto laterali e non solo quelle frontali di morso aperto
5- la presenza o meno di scivolamenti causati da alcune fosse troppo profonde
6- la presenza o meno di alcuni stop di retrusione, verificabile con le cartine blu, non a testa riversa all’indietro
7- la mancanza di sufficiente spessore sui molari rapportati ai premolari, verificabile alla Sbarra .
Senza saper utilizzare i test muscolari incrociati APPIM , i dentisti non possono fare diagnosi e suggerire i passi riabilitativi, fanno solo fotografie dell’occlusione, non vedono al di là;
scrivono relazioni che testimoniano la loro incapacità a capire i difetti
di impostazione dei punti di contatto. Tutto qui. Ci possiamo accontentare? No. Ovviamente no.