Mi chiamo Fabrizio, ho 24 anni e sono uno studente universitario. All’età di 14 anni ho concluso una terapia ortodontica che aveva come unico obiettivo quello di ricreare un sorriso esteticamente piacevole. Il risultato è stato uno splendido sorriso, ma disastroso dal punto di vista funzionale: per chiudere tutti gli spazi tra le arcate, unico obiettivo che l’ortodonzia tradizionale si pone, la mandibola è stata incarcerata a sinistra dell’Asse muscolare corretto. Dopo vari anni in cui la postura è peggiorata drasticamente (rettilinizzazione del rachide cervicale , spalla sinistra più alta, rotazione del bacino con andatura zoppicante), all’età di 18 anni sono esplosi i sintomi, sempre più gravi e cronici: mal di schiena a livello lombare, cervicalgia, dolori facciali, bruciore agli occhi con visione doppia a sinistra, naso completamente tappato, sensazione di costrizione alla gola (il cosiddetto bolo isterico), periartrite ad entrambe le spalle ed infiammazioni a ginocchia e talloni. Provando inizialmente a risolvere il tutto con della fisioterapia ed osteopatia, con nessun risultato se non un sollievo di un paio di giorni, in sei anni sono entrato in contatto con circa una decina di gnatologi, un paio di psichiatri e un neurologo (verso il sesto anno il medico di base è arrivato ad ipotizzare una distrofia muscolare). Ho effettuato 2 terapie gnatologiche con byte e una terapia ortodontica (tecnica MEAW ) che aveva come obiettivo quello di riportare la mandibola nella posizione precedente, di fatto regalando soldi (un byte da 1200 euro è un vero e proprio furto) a dentisti che mi hanno infine catalogato come soggetto che tende a somatizzare. Entrato in contatto con l’Appim, dopo qualche riserva iniziale mi sono convinto a intraprendere questo percorso. Sono 6 mesi che modifico il bite quotidianamente. La cervicalgia e i dolori facciali sono spariti, il naso si è completamente liberato
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