Quando i premolari superiori sono troppo corti rispetto ai molari, può provocare problemi nell’occlusione muscolare. La valutazione di questa situazione richiede il test della “Sbarra”, una procedura chiave nel Bilanciamento muscolare dell’Occlusione. Durante il test, sospesi in modo controllato, è fondamentale avvertire un contatto uniforme che vada dai premolari all’ultimo molare.
Individui con contatti precisi solo sui premolari o mancanza di contatto sui molari potrebbero avere problemi di altezza tra i denti. Tentare di correggere questo problema alzando i molari potrebbe impedire l’apertura del morso anteriore, a meno che non si arrivi a uno spessore eccessivo che causerebbe la perdita di contatto con il primo premolare. Altrimenti, è possibile considerare di abbassare i premolari, evitando un morso profondo.
Una notevole differenza di altezza tra i molari e i premolari, come un gradino evidente invece di una curvatura naturale, potrebbe portare a una postura scorretta di testa, collo e spalle. Questo spesso è il risultato della necessità di stringere ulteriormente i muscoli delle guance, del collo e del cranio per far combaciare i denti posteriori.
In caso di dubbi su un atteggiamento scorretto di collo e spalle, è possibile valutare i contatti durante il test appendendosi alla sbarra.
Il percorso verso un bilanciamento corretto richiede tempo e dedizione. Talvolta, i pazienti potrebbero non impegnarsi appieno nel lavoro sul loro morso, potrebbero non utilizzare correttamente le cartine per articolazione sottili da 8 o 12 micrometri, trascurare i test muscolari o esitare nell’usare uno specchio per osservare i movimenti della bocca. È importante superare la paura di commettere errori e affrontare il processo con determinazione e farsi seguire in modo periodico dal Tecnico di Bilanciamento.
Alcuni pazienti potrebbero notare decise deviazioni della mandibola quando aprono e chiudono la bocca, spesso causate da uno sbilanciamento. Tuttavia, un bilanciamento adeguato può contribuire a risolvere questi problemi funzionali.
La relazione tra disturbi dell’orecchio come gli acufeni e le vertigini, così come sindromi come quelle dell’occhio secco, è importante da considerare. Molte persone hanno riscontrato per esempio una riduzione di acufeni e vertigini e normalizzazione della lacrimazione con un bilanciamento corretto.
È essenziale riconoscere che il tecnico di bilanciamento, come ogni professionista, non può essere costantemente disponibile. La responsabilità di prendersi cura della salute orale spetta al paziente, così come ci si veste, ci si lava, si mangia: all’aspetto di apprendimento deve seguire l’aspetto di autonomia individuale. Un approccio proattivo, l’impegno nel processo di bilanciamento e la volontà di affrontare le asimmetrie muscolari ed anatomiche sono essenziali. Di aiuto essenziale i dentisti di fiducia e i riabilitatori competenti aperti alla metodologia.
Il percorso verso il benessere orale richiede tempo e pazienza, ma con l’orientamento dei test muscolari, molti pazienti sperimentano notevoli miglioramenti, questo è riconosciuto da trent’anni. È importante evitare di interrompere il trattamento prematuramente, non appena si rilevano i primi miglioramenti, poiché una mandibola ancora sbilanciata potrebbe causare ulteriori fastidi.
L’obiettivo finale dovrebbe essere l’eliminazione delle asimmetrie di contatto muscolare per mantenere una bocca equilibrata. Questo approccio può promuovere un migliore equilibrio muscolare e alleviare molte delle difficoltà associate a problemi di occlusione. In breve, il cammino verso un bilanciamento mandibolare corretto richiede pazienza, dedizione e un atteggiamento attento all’indagine. Grazie a questo approccio completo la persona che proviene da questioni irrisolte con diagnosi complesse e riabilitazioni insufficienti o inadeguate.potrà dirsi pienamente soddisfatta